
ORTODONZIA CATANIA SICILIA
INFORMA PAZIENTI
In questa area sono state descritte alcune brevi informazioni riguardanti la ORTODONZIA.
Per una maggiore ed esaustiva
informazione sono stati raccolti una serie di collegamenti a documenti in PDF (scaricabili e stampabili) direttamente dai siti delle società scientifiche,
onde portare a conoscenza ed educare i pazienti sui diversi temi dell'Odontoiatria.

• Ché cos'è l'ortodonzia.
• Quali sono gli obiettivi dell'ortodonzia.
• Quali sono i fattori ché causano la malocclusione.
• Quali sono i fattori ereditari ché volgono ad una malocclusione.
• Quali sono i fattori ambientali ché volgono ad una malocclusione.
• Come vengono classificate le malocclusioni.
• Malocclusione di classe I.
• Malocclusione di classe II
• Malocclusione di classe III
• Quando bisogna portare il bambino dall'ortodontista.
• Ché cos'è il mascellare.
• Ché cos'è la mandibola.
• I denti come e quando crescono.
• Quando si completa la dentatura permanente.
• E' importante trattare endotondicamente i bambini in età precoce fra 5 e 8 anni.
• Perché intervenire con un trattamento ortodontico nella fase di crescita tra i 9 e 13 anni.
• Quali sono le apparecchiature utilizzate dall'ortodontista per correggere i problemi di crescita ossea.
• Quali sono le apparecchiature ché si utilizzano per muovere i denti.
• Come si ottiene il movimento dei denti.
• Durante il movimento dei denti, dovuto al trattamento si sente male.
• Durante il trattamento ortodontico come cambia l'igiene orale.

• Ché cos'è l'ortodonzia.
L'Ortodonzia è quella branca dell'Odontoiatria che si occupa di prevenire, diagnosticare, e trattare le anomalie di sviluppo e del malposizionamento dei denti, delle ossa facciali e della muscolatura annessa.

• Quali sono gli obiettivi dell'ortodonzia.
• L'allineamento corretto dei denti.
• La salute dei denti e del loro apparato di sostegno.
• Consentire una corretta funzione masticatoria, fonetica ed estetica del viso.
• Correggere la malocclusione cioè le alterazioni scheletriche, muscolari e dentarie che non garantiscono il buon
funzionamento dell'apparato stomatognatico.
• La stabilità nel tempo dei risultati ottenuti.

• Quali sono i fattori ché causano la malocclusione.
I Fattori che causano le malocclusioni sono tanti ed associati.
Possono essere:
Fattori Ereditari (trasmessi dal patrimonio genetico dei genitori) oppure conseguenti ad
embriopatie da fattori non ereditari come farmaci, sostanze tossiche, radiazioni ed agenti infettivi.
Fattori ambientali.

• Quali sono i fattori ereditari ché volgono ad una malocclusione.
• Affollamento dentario.
• Diastemi interdentali (spazio tra i singoli denti).
• Denti soprannumerati (denti in più rispetto al numero normale)
• Agenesie (mancanza di alcuni elementi dentali).
• Prognatismo: minore sviluppo della mandibola associato o
meno a maggiore sviluppo del mascellare superiore.
• Progenismo: maggiore sviluppo della mandibola associato o meno a
minore sviluppo del mascellare superiore.

• Quali sono i fattori ambientali ché volgono ad una malocclusione.
Abitudini viziate, come :
• succhiamento del pollice, penna e ciuccio oltre i quattro anni.
• Deglutizione infantile (o atipica) con interposizione della lingua tra i denti.
• Respirazione orale per ostruzione delle vie aeree superiore da tonsille edadenoidi ipertrofiche,
deviazione del setto nasale o allergie.
• Perdita prematura dei denti permanenti(per carie o traumi)

• Come vengono classificate le malocclusioni.
Nella fase di crescita delle ossa facciale nei bambini talvolta non sono omogenei
e non rispettano i rapporti ideali. A tal proposito si possono definire tre classi di crescita delle ossa del volto, chiamate malocclusioni e vengono cosi classificate:
• Malocclusione di Classe I.
• Malocclusione di Classe II.
• Malocclusione di Classe III.

• Malocclusione di classe I.
Malocclusione di Classe I.
La malaocclusione di classe I si denota da un corretto rapporto tra mascellare superiore e mandibola. Il problema è quindi esclusivamente di tipo dentale (protrusione, affollamento, rotazione, ecc)

• Malocclusione di classe II
Malocclusione di Classe II.
La malaocclusiono di Classe II si denota dalla posizione del mascellare superiore ché si trova collocato troppo in avanti o la mandibola troppo indietro o entrambe le condizioni associate.

• Malocclusione di classe III
Malocclusione di Classe III.
La mandibola è posizionata troppo in avanti o il mascellare superiore troppo indietro o entrambe le condizioni associate.
• Morso aperto.
In occlusione i denti vengono a contatto mentre gli anteriori rimangono distanziati.
• Morso profondo.
In occlusione gli incisivi superiori coprono eccessivamente quelli inferiori.
• Monolaterale.
In occlusione alcuni denti superiori chiudono all'interno dei rispettivi
denti inferiori con possibile deviazione della mandibola ed asimmetrica facciale.
• Morso crociato - Bilaterale.
In occlusione alcuni denti superiori chiudono all'interno dei rispettivi denti
inferiori senza deviazione della mandibola ed asimmetrica facciale
• Affollamento.
I denti sono sovrapposti in genere perché l'osso di supporto è piccolo o i denti
sono larghi. In questi casi è frequente che alcuni denti non trovino lo spazio necessario
per erompere in arcata (denti inclusi)

• Quando bisogna portare il bambino dall'ortodontista.
L'intervento dell'Ortodontista varia a seconda dell'età del bambino e del suo sviluppo.
La dentatura è in continua evoluzione e per questo motivo la valutazione ortodontica deve essere
ripetuta ad intervalli periodici. Una crescita irregolare o lenta delle basi ossee può essere modulata se "individuata" precocemente
e trattata più efficacemente durante questo periodo della crescita.
Comunque in presenza di una di queste situazioni è consigliabile portare il bambino ad un controllo Ortodontico:
• Precoce o tardiva perdita dei denti.
• Difficoltà nel masticare o nel chiudere la bocca.
• Problemi respiratori.
• Succhiamento del dito o altre abitudini orali viziate.
• Affollamento dentale.
• Mascellari che deviano nella chiusura.
• Difficoltà nel parlare.
• Denti sporgenti.
• trauma masticatorio delle guance.
• Disarmonia facciale.
• Serramento o digrignamento dentale.
• Rumori nell'articolazione della mandibola.

• Ché cos'è il mascellare.
IL mascellare è un osso fisso che si articola con le ossa nasali e zigomatiche.
Ad esso sono alloggiati i denti dell'arcata superiore.

• Ché cos'è la mandibola.
La mandibola è un osso mobile che si articola con il cranio attraverso le articolazioni temporo-mandibolari
di destra e sinistra.
Ad essa sono alloggiati i denti dell'arcata inferiore.

• I denti come e quando crescono.
L'eruzione dei denti decidui (che chiamiamo denti da latte) comincia intorno ai 6-8 mesi di età e si completa generalmente entro i 24 mesi.
• I denti decidui sono 20 in tutto, 10 per arcata .
• Sono rare le irregolarità di eruzione invece è possibile la presenza di elementi in sovrannumero oppure l'assenza di un elemento.
• Gli spazi presente fra dente e dente, chiamati diastemi, sono tipici della dentatura da latte e spesso sono indice di una buona forma d'arcata.

• Quando si completa la dentatura permanente.
• La dentatura permanente si completa intorno ai 12-13 anni.
•Gli ultimi molari (gli ottavi o denti del giudizio) erompono dopo i 18 anni.
• Se lo spazio a disposizione lungo le arcate è sufficiente, i denti hanno la possibilità di allinearsi stabilendo naturalmente rapporti occlusali ideali.

• E' importante trattare endotondicamente i bambini in età precoce fra 5 e 8 anni.
• Guidare la fase di crescita dell'osso mascellare in special modo in quei casi di profilo di (III classe scheletrica).
• Allargare il palato nei casi di morso crociato anteriore, mono o bilaterale.
• Correggere l'eccessiva sporgenza degli incisivi superiori in modo da ridurre il rischio da traumi degli stessi elementi, in modo
ché sé correttamente allineati saranno più protetti dal labbro superiore.
• Eliminare problemi legati ad abitudini viziate (succhiamento del dito, interposizione labiale della lingua), respirazione orale o mista, fonazione non corretta con difficoltà a pronunciare alcune consonanti o fonemi.
• Favorire una corretta eruzione dei denti permanenti.

• Perché intervenire con un trattamento ortodontico nella fase di crescita tra i 9 e 13 anni.
• Un trattamento ortodontico intorno ai 9-13 anni consente all'ortodontista di valutare la regolarità ed armonicità della crescita scheletrica ed in caso affermativo,
rivolge la sua attenzione alla permuta ed alla valutazione dello spazio disponibile per i denti permanenti lungo le arcate, e si pianificano gli interventi per guidarne il percorso.
• Questo è il periodo di massima crescita scheletrica dei bambini ed è il periodo in cui traggono il massimo beneficio del trattamento di correzione di un eventuale crescita disarmonica delle ossa della faccia.
• In questa fase della vita le ossa della faccia e la muscolatura che le riveste crescono con un andamento in avanti e verso il basso quindi determinando l'ingrandimento
del viso che assume le dimensioni e l'aspetto da adulto.
• A volte proprio in questa fase si crea disarmonia di crescita tra mascella e mandibola tale da perdere il contatto e la progressione comune che può essere recuperato con un intervento mirato con apparecchiature specifiche,
valutate caso per caso che possono migliorare i rapporti scheletrici per riportare il bambino entro schemi di crescita più armoniosi.

• Quali sono le apparecchiature utilizzate dall'ortodontista per correggere i problemi di crescita ossea.
In ortopedia dento-facciale si utilizzano apparecchiature mobili o fisse che correggono la crescita ossea e che ottengono il maggior effetto terapeutico se vengono utilizzate durante la fase di
crescita del bambino.
I dispositivi più comuni sono:
• Gli espansori.
• Le trazioni extraorali.
• I morfocorrettori e gli attivatori.

• Quali sono le apparecchiature ché si utilizzano per muovere i denti.
Nel trattamento ortodontico si utilizzano apparecchiature fisse, cioè attaccate direttamente sulla superficie dei denti.
Tali dispositivi sono capaci di spostare i denti lungo le arcate, riposizionandoli, per ottenere molteplici risultati:
• Una corretta relazione tra arcata superiore e l'arcata inferiore, una regolare funzionalità ed una gradevolezza estetica.
• Terminata la fase attiva del trattamento dopo la rimozione dell'apparecchiatura fissa, al suo posto viene applicato un dispositivo chiamato contenzione, onde permettere di
stabilizzare i denti nella nuova posizione, per dare il tempo di adattarsi alla nuova posizione ai tessuti di sostegno del dente - il legamento parodontale, l'osso alveolare, i tessuti muscolari.

• Come si ottiene il movimento dei denti.
• Quando l'ortodontista decide la necessità di muovere uno o più denti applicherà, con un sistema di attacchi incollati sui denti e dei fili che li collegano tra di loro, un sistema di forze idonee a spostare i denti all'interno della loro sede naturale.
• Le forze applicate al dente vengono sentite dai tessuti che lo circondano. Quindi si attivano dei meccanismi biologici di rimodellamento osseo che consentono lo spostamento del dente e il suo stabile insediamento nella base ossea nella nuova posizione.

• Durante il movimento dei denti, dovuto al trattamento si sente male.
• Durante la terapia ortodontica mediante apparecchiature fisse non è doloroso, perché il paziente non percepisce il movimento dentario che deve essere lento , continuo e progressivo. Di solito si sente solamente un fastidio iniziale per la presenza degli attacchi che a contatto con le guance e le labbra interferiscono con la lingua. Fastidio questo che dopo alcuni giorni scompare.

• Durante il trattamento ortodontico come cambia l'igiene orale.
• durante il trattamento ortodontico in presenza dell'apparecchio fisso il paziente dovrà mantenere scrupolosamente l'igiene orale, con attività regolare e normale. Per la presenza dell'apparecchetto l'unico manovra difficoltosa è l'utilizzo del filo interdentale per il resto si può attuare una normale igiene orale.
