
PARODONTOLOGIA A CATANIA IN SICILIA
faq-parodontologia
Le risposte alle domande più frequenti (FAQ o Frequently Asked Questions) dei pazienti.
Quest’area ha l'obiettivo di fornire, sottoforma di
risposte brevi a domanda, informazioni relative a temi di interesse diffuso riguardanti
"LA PARODONTOLOGIA IN ODONTOIATRIA" .
Vengono date le essenziali informazioni su: cause, rimedi, interventi, ecc. .
FAQ: DOMANDE & RISPOSTE

- No.
- Un'alimentazione equilibrata è parte integrante e fondamentale di un corretto stile di vita, ma non esistono correlazioni dirette tra il tipo di alimentazione e la malattia parodontale.

- Sì.
- Una delle più comuni conseguenze della malattia parodontale può essere l’alito cattivo dovuto alla proliferazione dei batteri sulle superfici dei denti e all’interno delle tasche parodontali.

- Sì.
- Esistono delle forme di malattia parodontale ad insorgenza precoce che possono colpire anche bambini con i denti di latte.

- Si.
- Le malattie cardiache e la malattia parodontale hanno correlazioni dovute all’influenza che la malattia parodontale può esercitare sulle malattie cardiache.
- La malattia parodontale è sostanzialmente un'infezione batterica, i batteri possono entrare nel circolo ematico ed agire come fattori aggravanti di alcune malattie cardiache, come le malattie coronariche o le endocarditi infetti.

- I collutori non sostituiscono una corretta tecnica di spazzolamento dei denti.
- Esistono tuttavia diverse tipologie di collutori, quelli comunemente definiti da banco e presenti anche nei supermercati, possono essere utili come strumenti di prevenzione della carie dentaria.
- I collutori che richiedono una prescrizione medica e hanno una più specifica azione antibatterica parodontale, sono di solito utilizzati per brevi periodi legati alla impossibilità di praticare le normali tecniche di spazzolamento dei denti.
- Questi ultimi possono avere effetti collaterali dannosi se usati continuativamente per lunghi periodi.

- I denti possono diventare sensibili per diverse ragioni.
- Le più comuni sono la carie dentaria e la malattia parodontale.
- In caso di sensibilità dei denti è consigliato recarsi dal proprio dentista per una valutazione delle possibili cause e della relativa terapia.

- No.
- I denti mobili sono tra i più comuni sintomi di forme gravi di malattia parodontale.
- In caso di mobilità dei denti è consigliato recarsi dal proprio dentista per una valutazione delle possibili cause e della relativa terapia.

- No.
- Il rischio di ammalare di malattia parodontale è fortemente legato all’accumulo di placca batterica sulle superfici dei denti.
- Tuttavia se la mal posizione dentaria è tale da compromettere manovre di igiene orale adeguate potrebbe esistere un rischio maggiore di ammalare di malattia parodontale.

- Sì.
- Esistono correlazioni che riguardano il rischio aumentato di ammalare di malattia parodontale per i pazienti diabetici.
- Il diabete mellito oggi è considerato uno dei principali fattori di rischio per la malattia parodontale.
- Esistono inoltre correlazioni tra gli effetti migliorativi della terapia per la malattia parodontale sui valori della glicemia nei pazienti diabetici.
- In caso di diagnosi medica di una forma di diabete è consigliato recarsi dal proprio parodontologo per una visita.

- La diagnosi di malattia parodontale viene effettuata dal dentista attraverso una serie di strumenti diagnostici quali l’anamnesi, l’esame obiettivo della bocca, le radiografie ed eventuali esami di laboratorio.
- Uno strumento fondamentale per fare diagnosi è la sonda parodontale che serve a rilevare la presenza di tasche a livello dei tessuti parodontali.
- La formazione di una tasca quasi sempre indica la presenza di malattia parodontale.

- No.
- La malattia parodontale non è una malattia ereditaria.
- La principale causa di malattia parodontale è l’accumulo di placca batterica sulle superfici dei denti.
- Tuttavia recenti studi hanno evidenziato l’ereditarietà di alcuni fattori predisponenti che rendono più facile ammalarsi di malattia parodontale.

- Sì.
- Esistono alcuni farmaci che possono agire come agenti causali di alterazioni a livello dei tessuti parodontali.
- In caso di alterazioni gengivali è consigliato recarsi dal proprio parodontologo per una visita ed informare lo specialista in caso di assunzione di farmaci per altre patologie sistemiche.

- No.
- La malattia parodontale viene curata dal parodontologo attraverso un piano di trattamento che dipende dalla forma e dalla gravità della malattia parodontale stessa.
- Gli antibiotici possono essere utilizzati nella terapia di particolari forme di malattia parodontale come strumento terapeutico aggiuntivo.

- Il filo interdentale è utile a rimuovere la placca batterica che si accumula tra un dente e l’altro.

- Il fumo rende più grave la parodontite che porta alla perdita dei denti.
- Le macchie da fumo favoriscono l’accumulo di placca batterica intorno ai denti.

- Le gengive servono a proteggere l’osso di sostegno e le radici dei denti.

- È importante avere le gengive sane perché se le gengive sono sane non c’è rischio di perdere i denti a causa della malattia parodontale.
- L’assenza di infiammazione gengivale è un segno di salute parodontale.

- Le gengive sanguinano quando non c’è una costante e corretta igiene orale; l’accumulo di placca batterica crea infiammazione che come primo segno si manifesta con il sanguinamento gengivale.

- La retrazione gengivale..

- Durante la gravidanza vi è un maggiore rischio di infiammazione gengivale a cause di squilibri ormonali, pertanto i controlli di igiene orale dovranno essere ancora più frequenti.

- La donna in gravidanza, affetta da parodontite,ha un maggiore rischio di parto prematuro con nascituro sottopeso.
- La frequenza dei richiami igienici professionali dipende da molti fattori tra i quali uno dei più importanti è la capacità del paziente di collaborare con l’igiene domiciliare, essa pertanto dovrà essere decisa individualmente dall’odontoiatra.

- La frequenza dei richiami igienici professionali dipende da molti fattori tra i quali uno dei più importanti è la capacità del paziente di collaborare con l’igiene domiciliare, essa pertanto dovrà essere decisa individualmente dall’odontoiatra.

- La menopausa rappresenta un periodo di squilibri ormonali che possono influenzare negativamente la salute parodontale.

- Il parodonto è il tessuto mediante il quale i denti sono ancorati alle ossa mascellari.
- Esso è costituito dalla gengiva e da tessuti profondi che prendono il nome di cemento radicolare, legamento parodontale e osso alveolare.

- Il Parodontologo si occupa della prevenzione e cura dei tessuti (gengiva e osso) che circondano i denti e gli impianti.

- La placca batterica è un aggregato di batteri legati tra loro e tenacemente adesi alla superficie dentale.

- La malattia parodontale si previene attraverso una corretta igiene eseguita quotidianamente a casa e periodicamente in studio e mediante visite di controllo dal dentista.

- Le gengive sanguinano perché, in seguito a un accumulo di placca batterica si induce un’infiammazione gengivale. I tessuti, se stimolati meccanicamente (spazzolamento), manifestano il sanguinamento.

- NO, ma solo se è eseguito correttamente.

- Possono ammalare di malattia parodontale coloro che non osservano una buona pulizia dei denti e che presentano una predisposizione individuale alla malattia.

- Almeno una volta al giorno, preferibilmente dopo i pasti principali della giornata, mediante l’uso dello spazzolino e del filo interdentale.

- Vanno bene entrambi, a patto che la metodica venga eseguita correttamente.

- La tasca parodontale è uno spazio tra dente e gengiva creatosi in seguito alla distruzione dei tessuti che circondano il dente (gengiva e osso).
- Il dentista, attraverso l’uso di una sonda parodontale, è in grado di evidenziarne la presenza e la profondità.

- L'ablazione del tartaro è la rimozione del tartaro da tutte le superfici dentali mediante strumenti manuali ed ultrasonici.

- La placca batterica, se non rimossa dalle superfici dentali, può andare incontro a calcificazione per precipitazione di sali di calcio e fosfati presenti nella saliva.

- Le patologie delle gengive si trattano attraverso la rimozione di placca e tartaro dalle superfici dentali con trattamenti non chirurgici (levigatura delle radici) e chirurgici (sollevamento di lembi gengivali e levigatura delle radici).