
ENDODONZIA A CATANIA IN SICILIA
faq-Endodonzia
Le risposte alle domande più frequenti (FAQ o Frequently Asked Questions) dei pazienti.
Quest’area ha l'obiettivo di fornire, sottoforma di risposte brevi a domanda, informazioni relative a temi di interesse diffuso riguardanti
"L'ENDODONZIA IN ODONTOIATRIA" .
Vengono date le essenziali informazioni su: cause, rimedi, interventi, ecc. .
FAQ: DOMANDE & RISPOSTE

- La chirurgia endodontica rappresenta l'intervento primario quando non è possibile curare un dente con una lesione apicale, chiamata anche granuloma, mediante un normale trattamento canalare attraverso la corona del dente.

- Il granuloma è una massa di tessuto infiammatorio che circonda l'apice del dente, di solito si forma quando la polpa dentale, volgarmente chiamata "nervo", va incontro a necrosi, cioè muore per carie profonda o per traumi.
- Oppure queste lesioni apicali possono essere l'esito di trattamenti canalari incompleti in cui l'operatore non ha potuto trattare la radice in modo soddisfacente a causa di limitazioni anatomiche.

- La causa che porta alla formazione del granuloma è costituita dai prodotti tossici dei batteri che colonizzano la polpa del dente.

- La guarigione del granuloma avviene dopo aver curato in modo corretto la radice rimuovendo la polpa dentale ed otturando il canale con un materiale bioinerte.
- La guarigione porta alla scomparsa dell'area scura di radiotrasparenza ed avviene nell'arco di 6-12mesi.

- Una delle frequenti evenienze che richiede un intervento chirurgico è rappresentata dalla presenza di perni cementati nella radice.
- In alcuni casi il tentativo di rimuovere il perno può provocare la frattura della radice, evento che condurrebbe all'estrazione del dente.
- In questi casi, per evitare la frattura radicolare, si preferisce trattare il dente chirurgicamente.
- Vi sono inoltre altre indicazioni all'interno chirurgico di apicectomia che devono essere valutate attentamente dall'odontoiatra prima di estrarre i denti che potrebbero essere curati con successo.

- L'intervento viene eseguito ambulatoriamente in anestesia locale: è indolore e di durata variabile a seconda dei casi più o meno complessi.
- Può essere eseguito non solo sui denti frontali (incisivi a canini). Come comunemente si crede ma anche a livello dei molari.

- L'intervento consta molto semplicemente di una prima fase in cui si esegue una piccola incisione a livello della gengiva del dente da trattare ed una volta esposta la radice sottostante si ottura l'apice utilizzando un materiale bioinerte (sigillo retrografo).

- Se l'intervento chirurgico viene eseguito correttamente le percentuali di successo sono elevate.

- Se l'intervento ha avuto un buon esito, dopo circa 6-12 mesi, ad un successivo controllo radiografico, l'area di radiotrasparenza deve essere completamente scomparsa.
- Il dente che ha subito un intervento di apicectomia, se correttamente ricostruito dal punto di vista conservativo o protesico, può a tutti gli effetti avere una prognosi a distanza simile a quella degli altri denti dell'arcata.

- I disturbi post-operatori che il paziente può accusare sono paragonabili a quelli che si verificano in seguito all'estrazione di un elemento dentale.
- L'eventuale dolore e gonfiore possono essere combattuti dall'assunzione di farmaci antidolorifici ed antiedemigeni. Tuttavia, nell'arco di tempo di 2-3 giorni la sintomatologia si risolve completamente.

- Il paziente potrà ritornare alla propria attività lavorativa, se non impegnativa dal punto di vista fisico, dopo 4-5 ore dall'intervento. Un giorno di riposo talvolta può essere consigliato a seconda del tipo di intervento richiesto.